Natale del Signore: luce nelle nostre tenebre! – FOTO ed AUDIO omelia del vescovo Viola

2016_dic_25_NATALE_mdg_ (23)Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi!”: uno fatto nuovo della storia, evento che ha riempito il tempo perché l’eternità sceglie di stare dentro il tempo”. Sono le parole con cui il nostro Vescovo Mons. Vittorio Viola ha iniziato la sua riflessione nella solenne Liturgia del giorno di Natale presso la Basilica orionina in Tortona. 

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Un Natale che ha chiamato alla preghiera ed al banchetto della Parola e del Pane vivo spezzato per noi numerosissimi fedeli, in particolare nelle Celebrazioni della Notte (24 dicembre) prima per i bambini e ragazzi e poi quella di mezzanotte presieduta dal Rettore Don Renzo Vanoi che in una profonda riflessione ha sottolineato le “quattro notti”: quella della creazione, dell’alleanza con Abramo, della liberazione dall’Egitto e quella del Messia quella cui sorgerà un giorno e che non avrà tenebra. Pertanto a queste “notti” il rettore ha posto la domanda che lascia la risposta al cuore di ognuno: “in quale notte siamo?”
Il giorno di Natale le Sante Messe hanno reso vivo il richiamo dell’Angelo nel canto “Venite fedeli!”. Già alla prima messa dell’Aurora presieduta dal Direttore Provinciale Don Aurelio Fusi, la Basilica era una piccola Betlemme dove i fedeli hanno adorato quel bimbo nato per tutti noi.
Nel pomeriggio il Solenne Pontificale del Vescovo Viola dove ha richiamato tutti all’amore verso il prossimo che è amore a Dio: “L’amore, il prendersi cura: ti cambia la vita! E così senti la potenza di questa manifestazione del Verbo che si mostra inerme e bisognoso di cura. Egli desidera raggiungerci e viene a cercarci ed è un amore che ci trapassa nella carne di un bambino”. Ed ha concluso con una profonda preghiera che si fa richiesta di un cristiano desideroso dell’amore del suo Signore: “Vorremmo accoglierti come luce nelle nostre tenebre, avere il cuore dei piccoli per saperti riconoscere presente, stupirci del tuo amore per imparare a viverlo tra di noi con tutte le conseguenze, prima fra tutte quella pienezza di vita che il nostro cuore desidera. Ti chiediamo Signore la capacità di essere piccoli, per sorprenderci del tuo amore e per lasciarci trasformare dalla tua presenza in mezzo a noi”.