10 set – GAVARDO (BS): Don Alessandro D’Acunto ha festeggiato il XXV° di sacerdozio.

2017_sett_10_GAVARDO_25 don Alessandro D'Acunto_do - SITO_ (51)Domenica 10 settembre presso la Chiesa parrocchiale di Gavardo (BS) don Alessandro D’Acunto, direttore delle case orionine in Genova ha presieduto la solenne concelebrazione nel XXV° anniversario della sua ordinazione sacerdotale avvenuta il 19 settembre 1992. Erano presenti i suoi parenti, sacerdoti, amici e parrocchiani che si sono voluti unire in questa lode di ringraziamento che don Alessandro ha elevato al Signore. L’omelia è stata pronunciata dal direttore provinciale dell’Opera don Aurelio Fusi il quale ha tratteggiato la figura del sacerdote mettendo in evidenza alcune caratteristiche del ministero sacerdotale di don D’Acunto.

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SALUTO e RINGRAZIAMENTO (Don Alessandro D’Acunto)

Nella Chiesa parrocchiale dei “Santi Filippo e Giacomo” alle ore 18.30 sulle note del canto “Tu es sacerdos in aeternum” iniziava la solenne celebrazione nella quale don Alessandro D’Acunto ha ricordato il suo XXV° di ordinazione sacerdotale. Rivestito degli stessi paramenti della sua prima santa messa, inizia la celebrazione compiendo i tradizionali segni: il bacio dell’altare, l’incensazione e il segno di croce ma nel suo cuore sicuramente ha rivissuto in essi quelli della prima celebrazione. Nell’omelia don Aurelio inizia proprio sottolineando quanto il segno di Croce “abbraccia tutto noi stessi, ci rende uno con il Padre che è amore e lampada per i nostri passi”. In questa riflessione, simbolicamente possiamo dire che è salito sulla “barca della Divina Provvidenza” insieme a Don Alessandro percorrendo con lui tutte le tappe del suo cammino di sacerdote nell’opera don Orione, insegnante nella di Botticino (BS), rettore del Santuario della “Madonna della Guardia” in Tortona e pertanto custode del corpo del suo fondatore, successivamente è stato chiamato a ricoprire l’incarico di economo della provincia religiosa ed attualmente a Genova per dirigere come diceva don Orione, la “costellazione” della case di carità. Come sempre la Parola ci parla e suggerisce quello che dobbiamo essere e compiere nella nostra vita di cristiani e non è mai ricercata ma essa ci viene donata così com’è. E proprio in questa XXIII domenica del tempo ordinario troviamo evidenziate le parole carità, misericordia e correzione fraterna. Queste tre caratteristiche si rispecchiano nella vita di don Alessandro, sacerdote concreto che sa sempre donare quella giusta parola d’incoraggiamento e di correzione mettendosi sempre al servizio del prossimo anche nei diversi ruoli direttivi che ha ricoperto e tutt’oggi ricopre. Nell’immaginetta della sua prima messa ha voluto stampare sul retro, una frase di don Orione “spogliarmi di tutto e seminare la carità”, questo è l’augurio che vogliamo rinnovargli perché possa, malgrado le difficoltà di questo mondo, essere sempre umile e coraggioso servitore dei poveri e bisognosi come voleva don Orione.