Catechesi di don Maurizio Ceriani sul cap. 6 di Giovanni_AUDIO meditazione per questa solennità del Corpus Domini

2016_nov_20_cristo-re-e-mad-div-provv_don-ceriani_mdg_-46GETTARE LO SGUARDO OLTRE AL SEGNO GUARDANDO COSA INDICA.

Mercoledì 14 giugno, a Casteggio presso i locali parrocchiali si è tenuto il secondo incontro catechetico per i ministri straordinari dell’Eucarestia della Diocesi di Tortona. Relatore don Maurizio Ceriani, arciprete dell’Insigne Collegiata di Casei Gerola e Direttore della Scuola di Teologia diocesana.

Il tema è stato tratto dal capitolo 6 del Vangelo di Giovanni. Sottolineiamo alcuni passaggi per poi invitare all’ascolto della Catechesi in questa Domenica nella quale siamo chiamati a celebrare con solennità il Santissimo Corpo e Sangue di Cristo. 

 

ASCOLTA L’AUDIO (Don Maurizio CERIANI)

2016_nov_20_cristo-re-e-mad-div-provv_don-ceriani_mdg_-28Gesù vuole che davanti al mistero del Suo Corpo la libertà di ogni credente compia l’atto grande e perfetto della fede: l’accoglienza del corpo dato e del sangue sparso. Lo seguivano perché faceva stare bene, ha detto don MaurIzio, ma Gesù chiede un passo in più! Giovanni usa la parola segno e non miracolo. Nel suo vangelo c’è un crescendo di segni fino a quello del Risurrezione di Lazzaro. L’eucaristia è il segno pasquale rimandando sempre al grande segno dell’immolazione del Cristo. Se entriamo nella logica dell’Eucaristia entriamo nella logica della disponibilità e della condivisione. Filippo diventa il simbolo eucaristico vivendo l’offerta di sè. Simbolo che entra nella dinamica eucaristica mettendosi in gioco offrendo la vita per sfamare la fame nel mondo mettendoli nelle mani del Signore Gesù. Ha voluto che quel segno si realizzasse attraverso il simbolo dell’offerta. Una dinamica liturgica è la processione offertoriale: noi portiamo il cibo e la bevanda che sfama e disseta il mondo. 

Alcune indicazioni che ci chiamano da vicino don Maurizio le sintetizza in questi punti:

  • “Gesù ci chiede ancora una volta che si purifichino le motivazioni per la ricerca di Lui.                                                  Un insegnamento pastorale: bisogna purificare le motivazioni per cui si segue il Signore Gesù. 2016_nov_20_cristo-re-e-mad-div-provv_don-ceriani_mdg_-9
  • Dobbiamo avere una logica convertita dove il segno di Gesù ci chiede di guardare. 
  • L’opera di Dio è una sola: quella di credere in Colui che Egli ha mandato. All’interno della comunità ci sia la corretta interpretazione dei segni di Dio. 
  • Essere uomini e donne eucaristici è mettersi in ascolto e credere senza la continua richiesta di segni nuovi, ma accogliendo l’unico segno: il Cristo Risorto ed entrando in quel segno.

2016_nov_20_cristo-re-e-mad-div-provv_don-ceriani_mdg_-44Ed alla fine ecco il nostro programma di cristiani:

Soltanto assimilandoci a Cristo,

noi entriamo nell’opera di Lui,

nella disponibilità del Figlio,

nella grande logica della fede”.