Pellegrinaggio del Piccolo Cottolengo Don Orione di Genova

IMG_1975Mercoledì 10 giugno, le comunità orionine genovesi del Paverano, Camaldoli e Castagna si sono recati presso la Basilica Santuario Madonna della Guardia di Tortona. Il pellegrinaggio sotto la guida del direttore don Alessandro D’Acunto e del vescovo emerito di Tortona mons. Martino Canessa, ha visto la partecipazione degli ospiti, dipendenti e dei volontari per un totale di 350 pellegrini. L’arrivo è stato accolto dal suono delle campane con la melodia “Vergine benedetta“, l’inno della Guardia che ha voluto subito unire spiritualmente Tortona e Genova onorando San Luigi Orione.

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Come nelle grandi circostanze, una lunga processione dal cortile del Centro “Mater Dei” ha raggiunto, in preghiera ed in canto, il Santuario per la celebrazione della Santa Messa animata dal gruppo delle animatrici e delle ragazze del Paverano. All’inizio della celebrazione il rettore don Renzo Vanoi, ha dato il saluto di benvenuto dicendo ai presenti e soprattutto agli ospiti delle case: “benvenuti nella vostra casa“. Nell’omelia, mons. Canessa ha invitato i presenti a ringraziare don Orione per il bene che ha compiuto nella terra genovese, aprendo istituti per i più bisognosi. Inoltre ha richiamato quanto lo sguardo della Vergine della Guardia sia sempre la nostra protezione ed il nostro aiuto. Prima della benedizione finale, il direttore don Alessandro D’Acunto ha donato una casula raffigurante la Madonna della Guardia al Rettore. Dopo alcune foto e preghiere all’urna del Santo ed al tempietto ai piedi della Vergine Guardiana, ci si è recati presso il Centro “Mater Dei” per il pranzo. Nel pomeriggio, si sono aperte le porte dei luoghi orionini presenti nel quartiere: il presepio artistico, la mostra fotografica della vita di don Orione e quella in Casa Madre delle suore in occasione del loro centenario di fondazione. Molti sono poi saliti sulla torre dove hanno potuto ammirare il panorama ed essere più “vicini” alla Madonna. Alcuni si sono poi recati in Cripta presso la tomba di don Corona per una preghiera di suffragio. Una bella giornata di fraternità per ricordare “quanto è bello e soave che i fratelli vivano insieme“.