A TORTONA E’ TORNATO IL PRESEPIO VIVENTE – foto dell’evento

 Da un’idea partita dalle parrocchie della città, nel pomeriggio di domenica 22 dicembre circa cinquecento persone si sono ritrovate presso il santuario della madonna della guardia ed in corteo hanno raggiunto piazza duomo dove il vescovo ha impartito la benedizione ai bambini e bambinelli. Un bel segno visivo di unitarietà che ha voluto evidenziare come l’unione fa la forza, perché neanche un mese e mezzo fa alcuni rappresentanti delle parrocchie cittadine insieme ai loro parroci con molta semplicità ma con tanta volontà, si sono ritrovati intorno ad un tavolo con un unico scopo: organizzare un presepio vivente per i bambini. E cosi l’idea è diventata realtà. Con passaparola, pubblicazione sui social, stampa di locandine e con tanta buona volontà di persone che hanno dedicato il loro tempo, è stata allestita la capanna davanti alla cattedrale, organizzati momenti di musica e scene rappresentative del vangelo da parte dei bambini della catechesi che annunciavano la venuta del Signore. ”Vieni Gesù: presto, presto!” è stato lo slogan che tutti hanno ripetuto più volte durante il percorso. Bambini vestiti con costumi semplici del presepio, angioletti, pastori… con il comune intento di arrivare a “Betlemme” per adorare il Bambino Gesù. A rappresentare la Sacra Famiglia è stata una giovane coppia della parrocchia di San Matteo con il loro pargolo nato da poco. Giunto il corteo in piazza duomo è stato letto un brano nel quale si sottolineava come il “Poverello d’Assisi” Francesco e il “Santo della Divina Provvidenza” Luigi Orione, intuirono di ricreare la mistica atmosfera del Natale di Betlemme, per vedere con i propri occhi dove nacque Gesù. Si, perché è proprio Don Orione il santo della carità ad organizzare il primo presepio vivente in Tortona e dalla voce di un bambino è stato detto che è l’inizio di una ripresa di questa importante tradizione cristiana. Il vescovo Viola nelle sue parole di riflessione ha sottolineato con l’amore di Dio ci vuole raggiungere e tutti dobbiamo preparare il nostro cuore ad accoglierlo. Era presente anche il sindaco Chiodi e parte dell’amministrazione comunale che hanno espresso la loro gioia per la buona riuscita e accettato di collaborare in pieno per gli anni a venire perché come ha detto il parroco del duomo don Claudio Baldi: ci sia il coinvolgimento di tutta la città. Possiamo affermare che Don Orione è ancora oggi, vivo in mezzo a noi e come lui stesso ha affermato anche noi vogliamo ripetere: “Il Presepio Vivente lo facciamo per avviare il sentimento cristiano: perché quello che cade sotto gli occhi e sotto i sensi resta più vivamente impresso nella memoria, specialmente dei piccoli e del popolo. Se si fa col cuore, merita di essere fatto e ripetuto più volte”.

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