
ASCOLTA L’OMELIA di Don Flavio PELOSO
Don Flavio nell’omelia ha sottolineato più volte quanto bisogna vivere delle tre virtù teologali, fede, speranza e carità. “Dovete avere, ha detto rivolto alle suore, una carità che unisce alla Chiesa e al Papa, un tratto che deve contraddistinguervi. L’atto di nascita nei giorni di Pietro e Paolo è segno di unione alla Chiesa e poi questa prima casa di Ameno è segno di carità. La casa è stata aperta con la presenza di due suore e due anziani, ma già con i poveri. Il Carisma è già così segnato nell’atto di nascita!” Ricorda poi le parole di don Orione: “Mi è più caro un’oncia di carità che mille quintali di diritti!. Più con il rosario in mano che con il codice di diritto canonico… Fede speranza e carità sono più del diritto ma soprattutto la carità, con i diritti ci inforchiamo con la carità ci uniamo sempre più a Cristo e al suo amore”. “Presto la voce a don Orione, dice ancora don Flavio, per quanto disse alla prime suore ad Ameno: “…cercate di coltivare il bene che c’è, soprattutto con l’esempio, con pietà, stretti alla vostra superiora e se qualche volta tra di voi ci sarà qualche scontro non andate a confidarlo con qualche ricoverata che poi lo confiderà a tutte le botteghe del paese! Quando c’è un buono spirito c’è una dignità naturale. Miraccomando la carità tra di voi è con i vecchi e ricordatevi che in loro è servire nostro Signore che un giorno vi ricompenserà! Insieme alla pietà occorre molta attività!
Nel servire i vecchi è necessaria grande vera virtù per il peso degli acciacchi. Abbiate con loro una grande pazienza! Siate caritatevoli perché il signore perdoni a voi! Aiutateli a prepararsi per l’incontro con il Signore! Che la Madonna vi sostenga e vi doni lo Spirito di pietà e di orazione!!
Conclude poi la riflessione con una richiesta al Signore: “che la carità sia sempre la nostra prima legge! Quella carità che salverà il mondo e che apre gli occhi alla fede!“.
Nella processione offertoriale sono stati presentati alcuni doni inerenti alla missione delle Suore orionine e per ultimo si sono presentati due laici orionini di Tortona, Armanda e Adolfo con il pane ed il vino, in segno di gratitudine al Signore per i loro quarant’anni di matrimonio. Don Flavio dopo aver consegnato loro la Benedizione Apostolica ha recitato una preghiera di lode per loro e per il loro servizio laicale nella Congregazione. La Madre generale ha poi recitato la preghiera di consacrazione alla Vergine Maria. Al termine della celebrazione il gesto più significativo: don Flavio ha consegnato alla Madre generale la reliquia del sangue di don Orione. Come non ricordare queste parole: “Da qui partirà la mia misericordia e la mia gloria“, espresse dal Sacro Cuore a don Orione nella Casa Madre di Tortona, in quel principio che ha visto nascere le Suore si apre una via: quella della carità e della misericordia. Dopo il pranzo nel pomeriggio un gruppo di ragazzi della parrocchia di Ognissanti in Roma hanno donato sorrisi ai presenti con uno spettacolo di musica, canti e tanto divertimento per concludere così questi tre giorni di ricordo di fondazione.