IMPARARE AD AMARE IL PROSSIMO
Siamo quasi a metà del cammino di preparazione alla festa della Madonna della Guardia. Oggi quarto giorno della Novena nel quale la preghiera è salita incessante a Maria onorandola nelle celebrazioni eucaristiche sotto il titolo di “madre del bell’amore”.
Alle ore 17 don Aurelio ha evidenziato la frase evangelica ‘verranno da oriente e da Occidente e sederanno con gioia alla mensa del Signore’. “Chi sono coloro che verranno da Oriente e da Occidente?, ha detto don Aurelio. Sono tutti i salvati personificati nel Vangelo di questi giorni mariani dai Magi. Pertanto sono i Magi i primi che apriranno le porte a tutti coloro che ascolteranno l’annuncio degli Apostoli: Gesù Cristo il Figlio di Dio è il nostro salvatore”.
Alle ore 18 presso il cortile del Centro Mater Dei si è celebrata la tradizionale “Messa del Malato”, quest’anno particolarmente è stata Messa giubilare per i malati, presieduta dal vescovo emerito di Orvieto-Todi Mons. Giovanni Scanavino. Presenti gli anziani del Centro Mater Dei, i bambini del Piccolo Cottolengo, le suore della Casa Madre, l’OFTAL e un bel gruppo di fedeli. Alla concelebrazione hanno preso parte anche i sacerdoti orionini che sono radunati presso la Casa Paterno di Tortona per prepararsi a celebrare il loro giubilei di vita religiosa. È stato amministrato il sacramento degli infermi a chi lo ha desiderato. È sempre un bel momento di carità che riempie ancor di più la novena con la preghiera verso coloro che soffrono nell’anima e nel corpo.
Alle ore 21, Mons. Migliavacca celebrando la messa vespertina nella XXI° domenica “per annum” ha esortato i fedeli a sentirsi chiamati a rinnovare la sequela del Signore. “Parlandoci delle condizioni per seguirlo, Gesù parla della sua via, della sua strada cioè la via stretta, via che lo porta al Calvario ed è il suo amare. Siamo chiamati a vivere queste condizioni che diventano la sequela del Signore con un invito alla salvezza che è per tutti e la porta stretta è la strada di Gesù, la via di Gesù. In modo ancora più chiaro, la porta stretta è indicata nella finale del brano: “vi sono ultimi che saranno primi e i primi che saranno ultimi” e pertanto è stare tra gli ultimi, vivere da ultimi nell’amare e c’è sempre da imparare. La Lettera agli Ebrei ci parla della correzione fraterna che diventa esperienza di misericordia e la meta è quella Gerusalemme nuova di cui ci parla Isaia”. Presente il vicariato di Arquata e Serravalle Scrivia, con don Luca Gatti co-parroco di Serravalle Scrivia. Ad animare la liturgia la Corale di Isola D’Asti diretta dal M° Grazia Gianotti.
ASCOLTA LE OMELIE
Don Aurelio Fusi (ore 17.00)
Mons. Scanavino (ore 18.00)
Mons. Andrea Migliavacca (ore 21.00)
GUARDA LE FOTO (di Luigi Bloise)
Messa del Malato
Messa della Novena