VenerdΓ¬ 16 maggio 2025, solennitΓ di San Luigi Orione, al Santuario della Madonna della Guardia di Tortona Γ¨ stata celebrata, nel pomeriggio, la Santa Messa pontificale presieduta dal Cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova insieme ai sacerdoti della Congregazione e diocesani. La celebrazione ha visto la presenza delle autoritΓ civili e militari locali, delle religiose, dei laici dellβOpera orionina e di numerosi fedeli devoti. Allβinizio della celebrazione, animata dalla Corale del Santuario diretta dal MΒ° Vercesi, il nostro vescovo diocesano Mons. Guido Marini ha rivolto un saluto di benvenuto al cardinale Bagnasco sottolineando come don Orione abbia in tutta lβintera esistenza terrena βvissuto di Cristoβ e di come la sua fedeltΓ al Papa sia stata uno dei suoi principali pilastri per lui stesso e per lβintera sua Congregazione. Lβomelia del cardinale Γ¨ stata davvero una riflessione profonda attuale alla luce del neo eletto Papa Leone e su due aspetti della vita di don Orione quali lβumiltΓ e la semplicitΓ . βLa pace sia con voiβ, ha cosΓ¬ iniziato la riflessione il cardinale con le parole che il santo Padre Leone XIV ha proclamato e che attraversando il mondo e non solo la Chiesa devono continuare a risuonare, soprattutto in questa celebrazione cosΓ¬ bella e cara perchΓ© βguardiamo a San Luigi Orione, alla sua comunitΓ , a questa cara diocesi che attraversa il tempo come tutta la Chiesa, cercando di essere luce delle genti, sale e lievito cittΓ posta sul monteβ. Proseguendo nella riflessione ha esortato a non scoraggiarsi mai perchΓ© βnessuno di noi ha diritto di perdere la fiducia in se stesso o nella vita o nella storia che Γ¨ sempre storia di salvezza perchΓ© Cristo Γ¨ presenteβ. Guardando alla figura di Don Orione ha sviluppato successivamente due tratti della sua vita, il primo lβumiltΓ . βSappiamo, ha detto il cardinale, come Don Orione aveva un carattere ed un temperamento forte, deciso e determinato. Avvicinandomi qui al Santuario, ho scorto la grande statua della Vergine Maria, Madonna della Guardia brillante, scintillante della luce del sole di oggi ho pensato istintivamente come egli doveva essere un visionario per pensare una cosa del genere, un visionario quasi fuori dal tempo, dalla realtΓ terrena, dal mondo, per pensare e realizzare una immagine cosΓ¬ imponente, cosΓ¬ soprattutto eloquente che ci fa sentire la presenza e la maternitΓ di Maria e nel contempo ci eleva verso ciΓ² che Lei indica con la sua presenza il cielo. βLβumiltΓ , ha proseguito, Γ¨ una lotta quotidiana contro i nostri limiti personali e contro quell’istinto che la nostra natura umana, soprattutto oggi nel tempo in cui viviamo nel quale domina la cultura dell’immagine dove Γ¨ importante apparire, importante che gli altri ci riconoscano, ci vedano, ci applaudano, ci ascoltino e ci ammirinoβ. Il secondo tratto, Γ¨ emerso dal Vangelo di Matteo e dalla Lettera ai Corinzi, proclamata nella liturgia, ovvero lβamore per le anime di Don Orione. βIl Signore GesΓΉ Γ¨ presente e quello che noi facciamo ha come riferimento Lui che conosce i cuori nella profonditΓ di se stessi. La caritΓ evangelica sta nell’amore di Cristo in noi, sta nel lasciarci amare da Cristo a tal punto che Lui, il suo amore possa fluire attraverso noi e non senza di noi Γ¨ diventare salvezza per il mondoβ. A conclusione della riflessione il cardinal Bagnasco invita tutti a βlasciarci amare da Cristo, sperimentando nei rapporti umani, la capacitΓ che l’amore di Cristo fluisce attraverso noi ed accende il mondoβ. βCertamente Don Orione, conclude il porporato, questo tutto questo lo sapeva bene perchΓ© la sapienza dei santi vale piΓΉ di qualunque parola, di qualunque spiegazione e pertanto chiediamo a lui che lo ottenga per noi e alla Santa Vergine che Γ¨ ancora piΓΉ in alto, fino a toccare il cielo, ci faccia ottenere l’umiltΓ , lasciandoci amare dal Signore GesΓΉ per amare tutti e servirliβ. Prima della Benedizione finale, il rettore don Alessandro DβAcunto ha rivolto al cardinale parole di ringraziamento rimarcando come egli sia sempre stato vicino, in tutto il suo ministero, allβOpera orionina in particolare a Genova. Al termine della celebrazione i sacerdoti si sono recati attorno allβurna del Santo per la venerazione e la preghiera corale insieme ai fedeli presenti. Un momento di vera spiritualitΓ che ha dato ancora una volta la prova concreta di quanto gli insegnamenti di don Orione debbano essere vissuti nella vita attuale di ognuno perchΓ© solo nellβattuare una caritΓ concreta in particolare attraverso le opere di misericordia, come ha sempre esortato in vita, sia la chiave per essere un solo ovile sotto un solo pastore e che lβultimo a vincere Γ¨ Cristo.
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GUARDA LE FOTO (di Luigi Bloise)